Il paradosso del gatto di Schrödinger è uno strumento concettuale per comprendere la meccanica quantistica e le sue implicazioni, pur rimanendo un concetto teorico che non si osserva nella vita di tutti i giorni.
Con la nostra ricerca stiamo studiando come applicare la teoria alla pratica. Bella la teoria, bella la Conoscenza ma se non ci torna utile nella pratica, nell'applicazione di questo fenomeno nella vita di tutti i giorni e non solo a livello subatomico, allora a che ci serve?
Il paradosso del gatto di Schrödinger è spesso usato per discutere le interpretazioni della meccanica quantistica, in particolare il ruolo dell'osservatore e il collasso della funzione d'onda. Nonostante sia un esperimento mentale, ha ispirato molte riflessioni sulla natura della realtà e sulla differenza tra il mondo quantistico e quello classico.
E se non ci fosse nessuna differenza?
Come facciamo noi osservatori a far collassare questa funzione d'onda?
E siamo sicuri che questa non sia una scoperta già fatta riservata a pochi eletti?
Nel 2025, secondo la classifica Forbes, ci sono 3.028 miliardari nel mondo, un numero record rispetto agli anni precedenti. Questo totale rappresenta un aumento di 247 miliardari rispetto all'anno precedente, con un patrimonio complessivo di 16.100 miliardi di dollari.
È solo un caso questo Boom di miliardari?
Erwin Schrödinger ideò questo esperimento nel lontano 1935 , possibile che ad oggi, con i passi da gigante che ha fatto la tecnologia sia rimasta solo una teoria?
Purtroppo si perché è vero che la Decoerenza quantistica è un fenomeno ben stabilito dalla scienza ma stiamo parlando ancora a livello subatomico.
Decoerenza quantistica:
Un meccanismo che si pensa giochi un ruolo nella risoluzione del paradosso è la decoerenza quantistica, che spiega come l'interazione con l'ambiente esterno porta alla perdita della sovrapposizione di stati, facendo collassare la funzione d'onda.
Quindi che cosa intendono veramente con questa "interazione con l'ambiente?"
Immaginiamo, per un momento, che sia possibile che una persona esista in una sovrapposizione di stati quantistici. Ad esempio, che tu possa essere contemporaneamente in due luoghi distinti, come in cucina e in salotto, nello stesso istante.
La sovrapposizione: Finché non interagisci con nulla, esisti in questa sovrapposizione. Sei in uno stato quantistico non definito, un "fantasma" che occupa due spazi.
L'interazione con l'ambiente (la decoerenza): La realtà è che il tuo corpo è in continua e massiccia interazione con l'ambiente. Questa interazione è l'equivalente di una "misura" costante.
L'aria: Milioni di molecole d'aria (azoto, ossigeno) ti colpiscono a ogni istante. Ognuna di queste collisioni è un'interazione che trasmette informazioni sul tuo stato (dove sei, che forma hai).
La luce: I fotoni di luce che ti colpiscono e rimbalzano via via per essere visti da altri sono un'enorme fonte di decoerenza. Essi registrano costantemente la tua posizione e la trasmettono all'ambiente.
Il suolo: Il contatto con il pavimento, l'odore di caffè in cucina, il suono della televisione in salotto sono tutte interazioni che forzano il tuo stato a "scegliere" una realtà.
Il "collasso" della sovrapposizione: Ogni singola interazione dell'ambiente con il tuo corpo distrugge la fragile sovrapposizione quantistica. L'informazione sulla tua "doppia esistenza" si disperde istantaneamente nell'ambiente circostante. Il risultato è il collasso immediato in un unico stato classico: ti trovi o in cucina o in salotto, non entrambi.
La decoerenza è il motivo per cui non viviamo in un mondo di "fantasmi" quantistici. Il nostro corpo è un sistema così grande e complesso, in costante interazione con un ambiente vasto, che le sue proprietà quantistiche vengono cancellate all'istante, lasciando spazio solo alla realtà classica che conosciamo.
Ma noi non vogliamo abitare come "fantasmi" due o più realtà vogliamo capire come scegliere la nostra realtà è differente.
Forse la coscienza c'entra qualcosa?
Quello che vogliamo fare è mettere all'opera sempre più persone per indagare a fondo la questione e portarla alla luce!
In cosa consiste la nostra ricerca?
Stiamo facendo degli esperimenti per poter replicare ciò che è riuscitə a fare in modo del tutto spontaneo una persona a noi molto cara. Vi stiamo parlando della persona che vi darà supporto energetico in "MAKE A WISH".
Lə chiameremo "The Billionaire" perché questo è quello che le è accaduto dopo aver fatto un lungo cammino spirituale, preceduto da un percorso di crescita interiore durato decenni.
La sua esigenza è quella di rimanere anonima, è una persona molto introversa e allo stesso tempo affabile, umile che non significa sottomessə tipo "porgi l'altra guancia" NO.
Queste sono questioni molto delicate che portano a grandi riflessioni e dibattiti e non è sua intenzione perdere il focus dedicandosi a discussioni e polemiche inutili.
"Dobbiamo rimanere concentrati" dice. E in effetti come dargli torto, il rischio è di perdersi in chiacchere inutili e qui vogliamo portare fatti.
Ci sta insegnando molte cose, è veramente un piacere avere a che fare con una persona di così grande spessore.
Ama la sua privacy, non lə troverete sui social le viene l'orticaria solo a nominarli, anche se noi come suo team stiamo cercando di persuaderlə nel farlo, perlomeno attraverso di noi senza che si esponga personalmente, ha molto da offrire e noi vorremmo passare l'intera giornata ad ascoltarlə.
Volete sapere dopo un anno cercando di convincerlə cosa abbiamo ottenuto?
Una sola volta ci rispose : "Davvero credete che qualcuno abbia interesse a mettersi sui social per farvi diventare ricchi? Adoro la vostra ingenuità."
Noi ci proviamo sempre ma niente, ora ci sorride e dice:" Tornate al lavoro se volete aiutare qualcuno."
La ricchezza non era certo quello che cercava quando intraprese questo cammino ma questo è quanto ed ora vuole capire quale sia la correlazione.
Dice:" Se ci sono riuscitə io possono farlo tutti."
Anche se a nostro avviso ha un non so che...che ci sfugge. Ne abbiamo conosciute tante di persone ferme nella spiritualità da decenni senza che abbiano mai concluso un granché e infatti questo "non so che" non l'abbiamo MAI percepito.
Intraprese questo difficile cammino per una guarigione fisica da una patologia invalidante che l'accompagnava da quando era adolescente, e riuscì nel suo intento ma quello che le è accaduto in seguito proprio non se lo aspettava.
Non si è solo limitatə alla mera conoscenza delle varie correnti filosofiche e spirituali ma si è spinta in esperienze immersive entrando in contatto diretto con le origini delle culture , per la maggior parte orientali come buddismo, induismo, taoismo e lo sciamanesimo una pratica spirituale che offre strumenti per la guarigione fisica e spirituale, la crescita personale e la connessione con il mondo che ci circonda. Una connessione tra uomo e natura che permette, attraverso l'esplorazione dei diversi stati di coscienza, di connettersi con il proprio sé interiore per ottenere informazioni, risolvere problemi e conflitti interiori.
Nel contesto dello sciamanesimo, l'idea che "tutto è energia" è centrale. Lo sciamanesimo, in diverse forme, considera l'universo come un campo energetico interconnesso, dove ogni cosa, sia essa un essere umano, un animale, una pianta o un oggetto inanimato, possiede una propria energia vitale e interagisce con le altre.
E così ci ricolleghiamo con la Scienza, per chi diffida delle correnti spirituali.
In fisica, il concetto di "entanglement quantistico" mostra come due particelle possano essere legate in modo tale che lo stato di una influenzi istantaneamente l'altra, non importa quanto siano distanti.
In ecologia, ogni organismo in un ecosistema è collegato ad altri attraverso la rete alimentare e le relazioni simbiotiche. La scomparsa di una specie può avere effetti a cascata su tutto l'ambiente.
In cosmologia, la teoria del Big Bang suggerisce che tutto nell'universo ha avuto origine da un unico punto, condividendo una storia comune.
A questo punto visto che la scienza sembra non aver fatto grandi passi dal lontano 1935 non resta che da chiedersi: "La Spiritualità c'entra qualcosa?"
La fisica quantistica e la spiritualità, pur sembrando mondi distanti, condividono sorprendenti punti di contatto. La fisica quantistica, con le sue teorie sulla natura della realtà a livello subatomico, offre spunti che possono essere interpretati in chiave spirituale, suggerendo una visione olistica dell'universo dove tutto è interconnesso.
Punti di contatto tra fisica quantistica e spiritualità:
Interconnessione:
La fisica quantistica parla di entanglement, dove due particelle rimangono collegate anche a distanza, suggerendo un'interconnessione profonda tra tutte le cose, simile all'idea spirituale di unità.
Influenza della coscienza:
Alcune teorie suggeriscono che la COSCIENZA possa influenzare la realtà a livello quantistico, aprendo la possibilità che la nostra mente abbia un impatto sul mondo che ci circonda, un concetto presente in molte tradizioni spirituali.
Natura illusoria della realtà:
La fisica quantistica, con la sua descrizione di un mondo subatomico dove le certezze della fisica classica vengono meno, offre spunti per interpretare la realtà come un'illusione, simile al concetto di "velo di Maya" presente in alcune filosofie orientali.
Universo non-locale:
La fisica quantistica suggerisce che l'universo non sia un insieme di entità separate, ma un sistema interconnesso dove le informazioni possono viaggiare istantaneamente, sfidando il concetto di spazio-tempo.
Analogia tra mondo subatomico e mondo interiore:
La fisica quantistica esplora un mondo invisibile e sfuggente, simile al mondo interiore dell'essere umano, aprendo alla possibilità che le leggi che governano il macrocosmo possano riflettersi nel microcosmo.
Esempi di interpretazioni spirituali:
Teologia quantistica:
Alcuni teologi usano la fisica quantistica per esplorare nuove prospettive sulla natura di Dio e sull'interazione tra divino e umano, vedendo Dio non come un'entità separata, ma come un principio creativo intrinseco all'universo.
L'anima e la fisica quantistica:
Alcuni teorizzano che l'anima possa essere una struttura fondamentale dell'universo, dimostrabile attraverso le leggi della fisica quantistica, e che possa continuare ad esistere anche dopo la morte fisica.
È fondamentale sottolineare che queste sono interpretazioni che cercano di collegare la fisica quantistica alla spiritualità, e non sono necessariamente accettate da tutti gli scienziati o i sostenitori di una visione spirituale.
La fisica quantistica offre un nuovo linguaggio per esplorare concetti spirituali, aprendo un dialogo tra scienza e spiritualità che può portare a una comprensione più profonda della realtà e del nostro posto nell'universo.
È un argomento affascinante che si trova al confine tra fisica, neuroscienze e filosofia. Non esiste un consenso scientifico su una connessione diretta, ma esistono diverse teorie e interpretazioni che tentano di collegare la fisica quantistica alla relazione tra mente e corpo.
FISICA QUANTISTICA E RELAZIONE MENTE E CORPO
Una delle idee più discusse, benché altamente speculativa, riguarda il ruolo della coscienza come "osservatore". Nella meccanica quantistica, un sistema (ad esempio, un elettrone in una sovrapposizione di stati) rimane in uno stato indefinito finché non viene "osservato" o misurato. L'atto di misurazione fa sì che lo stato quantistico collassi in un'unica realtà definita.
Alcuni scienziati e filosofi hanno ipotizzato che la mente cosciente possa fungere da osservatore, influenzando direttamente il mondo fisico. Secondo questa prospettiva, la mente non sarebbe un semplice prodotto del cervello, ma una forza attiva che modella la realtà a livello quantistico. Tuttavia, questa visione non è supportata da prove sperimentali dirette e la maggior parte dei fisici la considera un'interpretazione errata del concetto di "osservatore" nella meccanica quantistica. mmmmhh vedremo
Un'altra teoria suggerisce che gli effetti quantistici potrebbero non influenzare direttamente gli oggetti macroscopici, ma agire su scala molto piccola all'interno del cervello. Secondo il fisico Roger Penrose e l'anestesiologo Stuart Hameroff, la coscienza potrebbe emergere da processi quantistici che avvengono all'interno dei microtubuli, strutture proteiche all'interno dei neuroni.
Questa ipotesi, nota come "Orchestrated Objective Reduction" (Orch-OR), suggerisce che la mente e la coscienza non sono semplici calcoli neurali, ma fenomeni che emergono dal collasso di stati quantistici all'interno dei microtubuli. Anche questa teoria è molto controversa e non è stata ancora validata sperimentalmente, ma propone un modello che cerca di colmare il divario tra i processi biologici e la natura della coscienza.
In sintesi, mentre la fisica quantistica ha rivoluzionato il nostro modo di comprendere il mondo subatomico, la sua applicazione diretta per spiegare la relazione tra mente e corpo rimane nel regno delle ipotesi e della speculazione. Sebbene ci siano teorie affascinanti, non esistono prove concrete che la coscienza sia un fenomeno quantistico o che possa influenzare direttamente la realtà fisica a livello macroscopico.
Però questo non è del tutto vero. La scienza non ci ha recentemente detto che il cervello non distingue la realtà dall'immaginazione?
Forse siamo ancora fermi al subatomico perchè i fisici osservano la questione da una sola prospettiva?
Purtroppo in diversi ambiti esiste questo enorme problema. Ognuno guarda solo il suo orticello.
Per questo quello che vogliamo fare è invece ampliare il quadro e la prospettiva, come del resto la stessa fisica quantistica insegna.
Vogliamo indagare, studiare a fondo tutte queste ipotesi con l'aiuto di esperti provenienti da diversi settori, per poter osservare la questione da diversi punti di vista, avvalendoci di figure professionali, non solo dal mondo della fisica ma anche delle neuroscienze, filosofia e spiritualità, con il supporto essenziale di "The Billionaire", persona in grado di esplorare le diverse dimensioni della coscienza.
Abbiamo già una SOLIDA BASE da cui partire e che condivideremo con chi vorrà far parte di questo percorso di scoperta al nostro INCONTRO ANNUALE PRIVATO.
Se sarete dei nostri ne saremo felici!
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